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Immagine del redattoreMirko Villani

Il perché della malattia

La malattia è un’alterazione della normale fisiologia dell’organismo umano, un alterazione della salute.


Possono alternare la salute fattori aspecifici o specifici e questi saranno di natura endogena o esogena.

La metafora del vaso del Dr. Pischinger riprende molto fedelmente questo concetto dello scatenarsi di una patologia, in chiave naturopatica.


Ammettiamo di avere un vaso. Questo vaso è costituito da tre strati. Uno strato basale che corrisponde alla costituzione. Ogni persona ha una costituzione propria. Esistono costituzioni forti o costituzioni deboli. L’importante è già conoscere la propria costituzione e i suoi punti deboli. Malgrado che la costituzione sia in parte definita dalla nascita, è possibile rinforzarla soprattutto con l’alimentazione. Vorrei solo fare una premessa sull’alimentazione. Non esistono alimenti sani per tutti. Non è vero che un determinato alimento sarà sano per l’intera popolazione. Potrà essere sano per qualcuno, ma improponibile per un’altra persona. Questo concetto viene spiegato molto bene in Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Per esempio, il crudismo (alimenti crudi), sarà ideale per un calore pieno (concetto di MTC), ma pessimo per un deficit di Yang di Rene per esempio.


Il secondo strato del nostro vaso corrisponde al carico tossinico. Sarà possibile influenzare positivamente o negativamente lo strato in base all’assimilazione o meno di tossine attraverso cibi, farmaci, antibiotici, droghe, fumo, alcolici, riposo alterato, ....

Qui possiamo anche aggiungere la carenza di sostanze indispensabili al mantenimento della salute.


Il terzo strato sarà quello emotivo-spirituale. In MTC, una delle principali cause di malattia è un emozione tossica che si protrae nel tempo. La preoccupazione, la paura, la tristezza, la rabbia, l’eccitazione, lo stress, protratti nel tempo sono altamente nocivi.


Arrivano le avversità, riempendo piano piano il nostro vaso e colmando i tre strati con tante piccole gocce. A un certo punto, arriva l’ultima goccia che fa traboccare il vaso. La causa scatenante è caratterizzata da questa goccia che fa fuoriuscire l’acqua dal nostro contenitore che corrisponde alla nostra capacità di compensazione.


Analizzando questa situazione, la malattia è scatenata dall’ultima goccia o per colpa di tutte le gocce accumulate in un lasso di tempo nel nostro vaso?


Il sintomo prenderà la forma dell’ultima goccia e potrà essere anche di una certa intensità, tuttavia la causa scatenante non sarà dovuta a quest’ultima ma bensì a tutte le gocce che colmano i tre strati.


La naturopatia non è acqua fresca. Ci sono tante tecniche che accelerano la guarigione. Ci sono tante piante che possono attenuare o migliorare una patologia, ma senza andare a lavorare sulla causa, il risultato potrà essere compromesso a corto termine. Per questo serve consapevolezza e accettare ciò che il corpo ci comunichi.


Si iniziano dalle piccole cose per cambiare. Questo cambiamento vi farà sentire meglio. Poi inizierete ad ascoltarvi. Quando starete male, non cercherete più di cancellare il sintomo, ma piuttosto di capirlo. Cosa sta cercando di comunicarmi il mio corpo? Quale aspetto è necessario migliorare per essere in salute? Dove posso migliorare per stare meglio fisicamente, psicologicamente e spiritualmente?


La vita è un cambiamento continuo. Chi non cambia, chi non evolve, è destinato ad ammalarsi. Darwin diceva: “non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma è la specie più incline al cambiamento”.


N.M.V



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